Il consiglio della casa: Faust-Marlowe-Burlesque

Who wants to live forever? – così cantavano i Queen nell’immortale (è il caso di dirlo!) brano del 1986. Faust e Mefistofele sicuramente alzerebbero la mano per rispondere alla domanda. La loro storia, nota a tutti, parla proprio di immortalità e dannazione.

In scena all’Elfo Puccini di Milano, dal 30 Ottobre al 9 Novembre, lo spettacolo FAUST-MARLOWE-BURLESQUE, una versione che non tutti conoscono, scritta nel 1976 da due grandi autori di teatro, Aldo Trionfo e Lorenzo Salveti, per due monumenti del palcoscenico come Carmelo Bene e Franco Branciaroli. Un testo arduo, ricco di inserti (racchiude parti di Christopher Marlowe e di Wolfgang Goethe, ma anche di Cime Tempestose e di altre opere letterarie), rappresentato solo da Bene e Branciaroli e poi mai più messo in scena.

Massimo Di Michele, attore e regista romano, porta in scena questo straordinario gioco nel quale i personaggi – Faust e Mefistofele – finiscono per rappresentare le due facce della stessa medaglia: la dannazione di Faust, spintosi troppo in là nella ricerca dell’immortalità, è anche la solitudine di Mefistofele. Un gioco letterario – fatto di scherzi divertiti, inversioni di genere, ammiccamenti di seduzione reciproca, oscillante fra il disperante e il travolgente – che invischia entrambi i personaggi in una progressiva crisi di identità.

“Tentare di metterla in scena seguendo la traccia  indicata dagli autori e dal duo Bene/Branciaroli – spiega il regista –  sarebbe solamente una scarsa contraffazione. Faust/Mefistofele devono vivere di luce diversa per non essere solo pallidi riflessi».

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