E’ l’highlander delle immagini in movimento digitali. Ha accompagnato lo sviluppo del Web, dimostrandosi perennemente presente nel passaggio da 1.0 a 2.0. Da semplice animazione di un dettaglio, la GIF si è evoluta in frame captured (particolare di una scena di un film o di una serie), diventando un elemento perfetto di molte strategie editoriali (BuzzFeed e The Chive, tanto per citare due esempi che hanno fatto scuola) perfino una forma d’arte. L’elemento di base è il loop, la riproducibilità infinita e ciclica della sequenza che creare un ritmo perenne e mantrico.
Ed ecco la sua evoluzione: LikeYoyo. Il sito dà la possibilità di visionare le GIF mandandole indietro e avanti col cursore del mouse (o con un touch), esattamente come uno yoyo. Le GIF sono tematizzate a mo’ di canali: FailYoyo per le figuracce e gli epic fail, AnimalsYoyo per gli onnipresenti canini e gattini, ArtYoyo per i minivideo più creativi.
Avrà successo? Staremo a vedere.